Questa città fluviale del delta del Mekong, situata al confine con la Cambogia, è una destinazione ricca di fascino e di sorprese ed è una meta popolare per i viaggiatori che vogliono uscire dai sentieri battuti. Una sosta a Chau Doc vi permetterà di scoprire un altro volto del delta del Mekong, di scoprire luoghi favolosi, di incontrare i pescatori e le etnie Cham e Khmer.
Una foresta allagata tipica del delta del Mekong, la Riserva Naturale di Tra Su è una delle principali destinazioni ecoturistiche della regione. Estesa su circa 850 ettari, a circa 30 chilometri da Chau Doc, la foresta di Tra Su Cajuput è un vero e proprio santuario che offre l'opportunità di riconnettersi con la natura. Per farlo, imbarcatevi su un sampan a remi e lasciatevi guidare da una rematrice lungo la "strada del fiume" dove l'acqua è tutta coperta di alghe come un grande tappeto verde naturale. È in questo ambiente poetico dove vivono molti uccelli che avrete la possibilità di osservare. Qui, infatti, sono state registrate tra le 70 e le 80 specie di uccelli. Nel cuore del bosco si trova una torre per l'osservazione uccelli che, a 10 metri di altezza, offre una vista a volo d'uccello su tutta la riserva naturale.
Esplorazione del villaggio di pescatori galleggiante di Chau Doc
È dal ponte di Con Tien che la vista è la più sorprendente su questo villaggio di pescatori galleggianti composto da decine di pesanti case galleggianti in legno costruite insieme. Ma è andandoci con il sampan motorizzato che si scopre meglio questo villaggio galleggiante che ospita, in grandissima maggioranza, famiglie di piscicoltori. Si possono anche notare sotto le case le gabbie per il pesce che vengono utilizzate come alloggio e luogo di allevamento per i pesci gatto asiatici (Panga). L'allevamento del pesce in gabbie galleggianti è una delle caratteristiche culturali del delta del Mekong.
Arrampicata sul Monte di Sam
Questa collina alta 230 metri, situata a 6 chilometri da Chau Doc, si distingue in questa campagna di riso assolutamente pianeggiante. Per chi ha salito gli innumerevoli scalini che portano alla cima, la ricompensa è una vista panoramica mozzafiato sulla campagna del delta del Mekong, fiancheggiata da vaste distese di risaie punteggiate da palme da zucchero. Ma prima di salire su questa montagna, sacra ai vietnamiti, non dimenticate di scoprire i numerosi templi e pagode sparsi alla base e sui fianchi della collina.
+ Il tempio di Ba Chua Xu, fondato nel 1820 e costruito originariamente in bambù. Successivamente è stato dotato di un tetto di tegole e poi ricostruito in pietra nel 1976. Una volta all'anno, dal 23 al 26 del 4° giorno del mese lunare, il tempio diventa un alto luogo di pellegrinaggio e molti pellegrini vengono a fare offerte alla statua della dea di grande valore artistico, risalente al VI secolo.
+ La pagoda di Tay An, anch'essa situata ai piedi del Monte di Sam, è un santuario del 1847 e si distingue per l'originalità del suo stile molto colorato che mescola forme indù, islamiche e buddiste. Al suo interno si possono ammirare molte statue in legno, che rappresentano figure di Buddha o di indù. Il 15° giorno del 1° mese, il 7° mese e il 10° mese lunare sono i giorni di festa durante i quali convergono pellegrini provenienti da tutto il paese.
+ La pagoda di Phuoc Dien, costruita intorno al 1840 - 1845, è stata riconosciuta come una testimonianza storica nazionale nel 1980. Situata a metà del versante occidentale della montagna, il sito ospita un monastero e due tombe, tra cui quella di Le Thi Tho che fondò la pagoda, precedono il santuario principale che contiene le statue di A Di Da Da Buddha (del passato) e Thich Ca Buddha (Sakkyamuni). Il secondo santuario è dedicato a Quan Am, Dea della Misericordia.
Incontro con la minoranza etnica Cham
I Cham sono i discendenti della civiltà del regno Champa che si irradiò sulle coste del Vietnam centrale fino al XV secolo. I loro territori conquistati dai vietnamiti, i Cham emigrarono nel Vietnam meridionale e in Cambogia. La scoperta di un villaggio Cham vi permetterà di conoscere meglio questo popolo dalle tradizioni ancestrali ben conservate, come testimonia la magnifica moschea Masjid Al Ehsan nel villaggio di Da Phuoc, costruita nel 1937 e ristrutturata nel 1992. Noterete che le donne dell'etnia sono vestite in modo tradizionale con bellissimi tessuti colorati che ricoprono i loro bellissimi capelli neri.
La stagione migliore per visitare Chau Doc :
È meglio visitare il Chau Doc tra novembre e aprile durante la stagione secca. Non preoccupatevi, durante la stagione delle piogge, i temporali sono intensi ma brevi e il sole ritorna rapidamente!
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