Il lago di Ba Be è come uno smeraldo nascosto nella natura delle montagne e delle foreste del nord-est del Vietnam, la superficie del lago è calma come uno specchio gigante su cui sono impresse le sagome di montagne e nuvole. Oltre allo splendido scenario per affascinare i turisti, c’è anche la leggenda riguardo del lago Ba Be, che è stata tramandata oralmente di generazione in generazione del popolo Tay nella zona.
Introduzione del lago Ba Be
Circa 240 km a nord-est di Hanoi, il lago Ba Be appartiene al comune di Nam Mau, distretto di Ba Be, provincia di Bac Kan, nel complesso del parco nazionale di Ba Be circondato da due archi di Ngan Son e Bac Son. Il lago Ba Be è uno dei 20 più grandi laghi d'acqua dolce del mondo e il più grande lago d'acqua dolce naturale del Vietnam.
Il lago Ba Be è come un gigantesco specchio di colore smeraldo tra le montagne e le foreste del nord-est
Il lago è vasto con una superficie di 650 ettari, la profondità media è di circa 20-25 m, si estende per oltre 8 km. Ba Be significa tre laghi. Infatti, questo lago è la convergenza di tre affluenti di fiume Pe Lam, Pe Lu e Pe Leng. Venendoci, i visitatori hanno la possibilità di ammirare la magnifica, incontaminata ma altrettanto poetica bellezza naturale nascosta dietro le bellissime nuvole.
Addirittura, potresti guardare liberamente la trasformazione del lago Ba Be in un solo giorno. Al mattino presto, quando la nebbia si sta ancora diffondendo sulle montagne e foreste, il lago Ba Be si profila come una fata volante con una gigantesca gonna bianca. Al tempo del tramonto, Ba Be brilla magicamente in innumerevoli brillanti raggi di sole.
Il lago Ba Be brilla nel tramonto.
Insieme alla splendida bellezza del lago Ba Be, i visitatori vengono anche raccontati dalla gente del posto sulla leggenda di creazione di questo meraviglioso luogo.
La leggenda del lago Ba Be
C'era una volta, nel comune di Nam Mau, provincia di Bac Kan, si tenne la festa di adorazione per Buddha all'inizio dell'anno. Gli abitanti del villaggio si vestirono bene, andarono con entusiasmo al tempio per fare il culto nel desiderio di avere la buona fortuna .
Un giorno, improvvisamente, apparì una vecchia mendicante venuta dal nulla. La vecchia sembrò spaventosa. Il suo corpo fu magro, dolorante, coperto di vestiti sporchi e puzzolenti. Si avvicinò la folla: “Ho tanta fame! Datemi qualcosa da mangiare, signore, signori per favore!". La gente fu spaventata e la cacciò via dalla folla. La vecchia arrancò fino al bivio e incontrò una madre e suo figlio che tornavano dal mercato. Vedendo la povera mendicante, la madre la portò a casa, le diede da mangiare del riso e la invitò a pernottare da loro.
A mezzanotte, guardarono il luogo in cui dormì la vecchia e videro una luce brillante. Un drago gigante con la testa appoggiata alle travi e la coda sul pavimento fu raggomitolato in un angolo della casa. La madre e il figlio furono terrorizzati, dovettero chiudere gli occhi, trattenere il respiro e arrendersi al destino.
Al mattino, non videro i draghi da nessuna parte. Sulla branda, ancora la vecchia mendicante, malata e dolorante. La vecchia si preparò per partire via, si avvicinò la madre, la disse che ci sarebbe una grande alluvione in questa zona e le diede un pacchetto di cenere da cucina da spargere in casa. Sentendo, la madre fu preoccupata, chiese come salvare la gente del villaggio. La mendicante raccolse un chicco di riso, lo aprì, poi diede due pezzi della buccia alla madre e disse di usarlo per buone azioni. Poi, scomparì subito mentre la madre e il figlio furono ancora rimasti scioccati. La madre riferì rapidamente la storia agli abitanti del villaggio, ma nessuno ci credette.
Evidentemente, quella notte, mentre tutti pregavano nel tempio, una colonna d'acqua sul terreno eruttò. Ovunque spruzzò d'acqua, ci fu la frana. Tutti furono presi dal panico e scapparono. All'improvviso un rombo fece tremare la terra, le case e tutti i mobili sprofondarono istantaneamente nel mare.
Per fortuna, la piccola casa della buona madre e suo figlio fu ancora asciutta, intatta e non importa dove sia l'acqua, il pavimento fu sopraelevato. La madre si fu dispiaciuta per la tragedia. Purtroppo, ricordò le parole della vecchia mendicante, gettò subito nell'acqua due pezzi di lolla di riso che stranamente, furono trasformati in due piroghe grandissime. Allora, nonostante il forte vento e la pioggia violente, madre e figlio fecero del loro meglio per salvare le vittime. Quando l'acqua si ritirò, la terra crollata si trasformò nel lago Ba Be e la casa di quella madre e quel figlio divenne una collinetta galleggiante nel lago, ora noto come la collina Ba Goa.
La toccante fiaba viene trasmessa oralmente di generazione in generazione dalla gente del posto allo scopo di educare le generazioni future all'amore umano, alla compassione e alle persone gentili.